Ma non è qui: dov’è?
Pasqua 2021
“Non è qui! E’ risorto!”.
Ma dov’è adesso?
“In cielo”, siamo tentati di rispondere.
In cielo. Dove tutto è bello, pulito, gioioso, felice.
Lontano dalla terra dove, per un po’ di bene, un po’ di bello, un po’ di gioia, bisogna marcire come un chicco di grano nel campo.
“Non è qui! E’ risorto!”.
Non è fuggito da noi, dalle difficoltà e dalle insidie del rapporto con gli altri, dai rischi della famiglia, dal sudore del lavoro, dalla monotonia del quotidiano, dalla violenza e dalle ingiustizie…
No, non è andato a vivere sul Tabor dove: “E’ bello stare qui”.
No! Sta qui nella pianura, dove le strade sono difficili e polverose.
Sta con noi. Più di prima. E’ ovunque.
“Non è qui! E’ risorto!”.
Non è più prigioniero della morte.
E’ vivo per farci essere vivi.
Non come gli angeli, ma come uomini e donne per portarci verso la vita che non finisce.
“E’ risorto! Non è qui!”.
Noi ne siamo testimoni. Ne siamo testimoni se qui, dovunque, sempre viviamo da risorti con una vita vera, buona, bella e fedele al Padre e ai fratelli.
La nostra vita, dopo la pandemia, non deve essere una ripetizione di ciò che è stato prima, ma una vera resurrezione.
Si tratta per noi di eliminare le vecchie abitudini, i vecchi rancori, le vecchie tenebre, i vecchi interessi e rivestirci di un abito nuovo: quello del servizio.
Il grembiule deve essere il nuovo abito pasquale!
Buona Pasqua!
P. Ringo