L’ultimo nastro di Krapp
Il Teatro ”Gifra” torna al teatro dell’assurdo dopo quasi 20 anni, una prosa decisamente originale per l’aspetto narrativo e profondo del testo.
Sempre attuale, ed anzi profetico in certi passaggi il Beckett che si presenterà sul palco. Sarà una sorpresa per il pubblico vedere e soprattutto sentire una parola che è quella di ognuno di Noi.
Della propria coscienza.
Con Andrea Saino, la regia di Francesco Maestrone e il supporto luci/audio di Dario Bendotti.
Sabato 20 gennaio, ore 21, Teatro Gifra, Corso Genova 38, Vigevano!
L’incasso sarà interamente devoluto ai Frati Cappuccini.
Krapp è un vecchio sfatto seduto su un tavolo su cui troneggiano un registratore e scatole che contengono delle bobine che ha registrato nel corso degli anni.
L’idea di utilizzare teatralmente il registratore consentì a Beckett di trattare in modo decisamente nuovo il tema di raccontarsi, che aveva caratterizzato la sua produzione narrativa, e di presentare la dimensione del ricordo inusitata e originalissima.
Krapp è uno scrittore, ma non affida alla pagina le sue riflessioni e i suoi ricordi, bensì li consegna alla nuova macchina. Questo personaggio emblematico dell’età dei mass-media non ha più bisogno di ricercare il tempo perduto. Tutto è stato registrato e catalogato. Il passato è bloccato nella registrazione, oggetto di commento e scherno per il presente.
Un atto unico tra i più formidabili del Novecento, un poema lirico della solitudine di stupefacente forza drammatica.
(Dalla nota introduttiva di Paolo Bertinetti)